Travi PREM Acciaio Calcestruzzo

 

Comprendono prima di tutto le travi oggetto dei brevetti originari che, a loro volta, derivano da una “scarnificazione” di una putrella ottenendo:

  • Una serpentina discontinua anziché una parete piena d’acciaio;
  • Un corrente superiore composto da tondi o quadri al posto di un piatto;
  • Un corrente inferiore composto dal piatto della putrella più eventuali ferri aggiunti.

Nella terminologia del CSLLPP si tratta di categoria strutturale “a” (acciaio);

Nella terminologia di Assoprem si tratta di travi con fondello in acciaio che corrisponde al modello “1”. In sintesi, queste travi sono denominate PREM a1.

A questo modello originario si affiancarono, alla fine degli anni ’70 per merito dell’Ing. Livio Izzo al fine di ottenere una Resistenza al fuoco nativa, un modello di travi che, al posto del piatto inferiore, avevano un fondello in cls e correnti di sezione circolare le Travi PREM a2.

Infine, nei casi in cui si doveva limitare al massimo la fessurazione del fondello in cls con applicazioni massimamente autoportanti, fu inserita la morfologia senza fondello né di cls né di acciaio: le PREM a0.

Per appartenere alla Categoria delle Travi Miste Acciaio Calcestruzzo le Travi PREM devono ottemperare a tutte le prescrizioni del cap. 4.3 delle NTC, in particolare:

  1. Tutte le armature devono essere di acciaio da carpenteria;
  2. Devono esistere connessioni meccaniche al fine di impedire lo scorrimento fra cls ed acciaio (non c’è aderenza);
  3. La resistenza a taglio, anche nella seconda fase, è conseguita dalla sola armatura in acciaio (cioè non si innesca il meccanismo di Morsch). In pratica rimane il funzionamento di traliccio in acciaio come in prima fase