L’esperto in edilizia sostenibile

Lunedì, 12 Giugno, 2023
Autore: 

Tiziana Petrillo (Consigliera CNI, con delega alla Sicurezza e prevenzione incendi – Agenzia Certing) e Sandro Catta (Consigliere CNI, con delega ai Lavori  Pubblici)

Editore / Rivista: 

Il Giornale dell'Ingegnere N.4/2023

La certificazione Certing delle competenze degli ecoprogettisti

L’attenzione per la sostenibilità di tutti i processi che impattano sull’ambiente è in continua crescita. Il settore delle costruzioni e dell’edilizia presenta innumerevoli criticità che tutti gli attori coinvolti stanno cercando di risolvere o minimizzare. A livello locale e globale (dall’ONU all’OCSE, dalla UE alle Regioni, fino ai Comuni) Enti e Istituzioni promuovono l’uso di indicatori e di protocolli di sostenibilità ambientale per intervenire nella gestione e nel governo del territorio. Il Codice degli Appalti (già il D.Lgs. n. 50/2016 ed ora il D.Lgs. 36/2023) impone alle pubbliche amministrazioni il perseguimento degli obiettivi del Piano d’azione Nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi attraverso l’adozione, anche per il settore edilizio, dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Il riferimento principale è dunque il Decreto 23 giugno 2022 recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi”, pubblicato in Gazzetta il 6 agosto 2022 ed entrato in vigore 120 giorni dopo la pubblicazione.

Per la definizione della capacità tecnica e professionale dell’operatore economico introdotto dall’ormai superato art. 46 del D.Lgs. n. 50/2016, occorre rifarsi al punto 2.1.1 del D.M. 23 giugno 2022. Tale professionista deve aver “eseguito una o più delle seguenti prestazioni:

a) progetti che integrano i Criteri Ambientali Minimi di cui ai decreti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

b) progetti sottoposti a certificazione sulla base di protocolli di sostenibilità energetico-ambientale degli edifici…;

c) progetti che abbiano conseguito documentate prestazioni conformi agli standard Nearly Zero Energy Building (nZEB), Casa Passiva, Plus Energy House e assimilabili;

d) progetti con impiego di materiali e tecnologie da costruzione a basso impatto ambientale lungo il ciclo di vita … nel settore dell’edilizia e dei materiali edili, per la comparazione di soluzioni progettuali alternative;

e) progetti sottoposti a Commissioning… per consentire di ottimizzare l’intero percorso progettuale”.

Sono diversi i metodi di valutazione della sostenibilità energetica e ambientale degli interventi in edilizia: i professionisti e i tecnici che intervengono nel processo (dai progettisti, ai direttori dei lavori fino ai collaudatori) devono confrontarsi con protocolli e procedure diverse che hanno le stesse finalità.

UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE

Da tali considerazioni e da un dialogo e un confronto costruttivo tra l’Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione degli appalti (ITACA), l’Agenzia CasaClima e Certing con l’obiettivo di certificare le competenze dei tecnici secondo le linee delineate dal DM, è nato un percorso condiviso che ha portato alla creazione dello schema per la certificazione dell’Esperto in Edilizia Sostenibile Italiana, un’evoluzione della tradizionale figura del progettista nel settore edile-impiantistico e delle infrastrutture. Un professionista che ha sviluppato le competenze atte a operare scelte e valutazioni sulle caratteristiche morfologiche di edifici, manufatti e infrastrutture; sulla scelta dei materiali; sul consumo di risorse energetiche ed ambientali; sul ciclo di vita; sugli impatti ambientali associati alle opere ed è in grado di gestire i processi di certificazione degli edifici secondo i protocolli Casa- Clima e/o ITACA.

La certificazione di Esperto in Edilizia Sostenibile Italiana (EES) è rivolta a tutti quei professionisti (ingegneri, architetti, geometri e periti) che applicano i protocolli ITACA e CasaClima. Lo schema di certificazione è stato accreditato da Accredia in conformità allo standard UNI CEI EN ISO/IEC 17024. La certificazione EES è di fatto una delle prime certificazioni italiane a valere sulle premialità previste dai CAM in edilizia e si rivolge a tutti i professionisti che operano nel settore della sostenibilità ambientale in edilizia. Esistono due livelli di certificazione. La certificazione di livello base si rivolge ai professionisti in grado di effettuare consulenze e progettare interventi energetico ambientali nell’ambito edilizio e nella gestione dei processi di certificazione. Il livello avanzato identifica un professionista che oltre ad effettuare consulenze e progettare interventi energetico ambientali è in grado di verificare, anche in fase di realizzazione, l’ottemperanza ai protocolli ambientali CasaClima e/o ITACA.

Senza indugiare oltremodo sui requisiti e sui mezzi di prova previsti per la valutazione dei candidati, vale la pena richiamare quantomeno i titoli di studio richiesti e le esperienze maturate. Per accedere alla richiesta di certificazione bisogna essere in possesso del diploma di istituto tecnico indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, della laurea in architettura o della laurea in ingegneria. Per la certificazione del livello “base” è chiesto: aver svolto attività di progettazione come libero professionista o dipendente di impresa pubblica e/o privata; aver svolto attività nell’ambito dell’edilizia sostenibile per almeno due anni, se laureati, e per almeno cinque anni se in possesso di un diploma di scuola superiore; aver applicato uno dei protocolli ITACA e/o CasaClima su edificio realizzato e certificato, almeno una volta se laureati, almeno due volte se in possesso di un diploma di scuola superiore.

Per il livello “avanzato” è necessario, negli ultimi cinque anni, aver verificato in cantiere e/o validato su progetto le soluzioni energetiche adottate per un edificio realizzato con protocollo Itaca e/o CasaClima, almeno una volta se laureato, almeno due volte se in possesso di un diploma di scuola superiore.

La documentazione prodotta in piattaforma e attestante quanto sopra è soggetta a valutazione, secondo le modalità esplicitate nelle “Linee guida per la valutazione dell’esperto in edilizia sostenibile italiana” dell’Agenzia. Sono ammessi a sostenere l’esame di certificazione tutti coloro che sono stati dichiarati idonei a seguito dell’analisi dei requisiti e con valutazione positiva dell’esperienza professionale. L’esame si esplica in un’unica prova orale, in cui il candidato risponde alle domande della Commissione suddivise in blocchi funzionali tesi a verificare conoscenze tecniche richieste per il livello e l’esperienza professionale specifica.

Preme evidenziare che l’Agenzia Certing già certificava professionisti ai sensi dell’art. 2.1.1 del D.M. 23 giugno 2022, ben prima dello schema fin qui richiamato. Si tratta dell’Ingegnere esperto in Ecoprogettazione, ovvero un professionista competente nei temi della sostenibilità, dell’energia, del ciclo di vita dei materiali, nella compatibilità ambientale delle soluzioni edilizie e tecnologiche.

A differenza del profilo EES si tratta di una certificazione destinata ai soli ingegneri. Anche in questo caso la certificazione è rilasciata su due livelli. La certificazione di base comprova la competenza professionale in un campo per mezzo dell’esperienza acquisita svolgendo attività professionali che hanno comportato l’assunzione di responsabilità personali, sia pure in collaborazione con altri professionisti. Per accedere è necessario aver maturato un’esperienza di lavoro dopo la laurea di durata non inferiore a quattro anni, di cui almeno due nel comparto per il quale è stata richiesta la certificazione, ed essere attivo in tale comparto.

La certificazione Advanced comprova la competenza professionale in un’area di specializzazione per mezzo dell’esperienza acquisita nell’espletamento autonomo di incarichi professionali, o nell’esercizio di mansioni direttive che hanno comportato assunzione personale di responsabilità. Per accedere è necessario aver maturato un’esperienza di lavoro dopo la laurea di durata non inferiore a sette anni, di cui almeno cinque nell’area di specializzazione per la quale è stata richiesta la certificazione, ed essere attivo in tale area di specializzazione.