Il Sistema PREM comporta sensibili Premialità in ambito CAM

Giovedì, 19 Gennaio, 2023
Autore: 

Ing. Livio Izzo

Redazione: 

Progetto PREM

 

Il titolo potrebbe suonare come una boutade giornalistica e invece descrive perfettamente le implicazioni del DM CAM. Vediamo perché.

Il DM 23/06/2022 “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per ’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizia al punto 3.2.3 così recita:

3.2.3 Prestazioni migliorative dei prodotti da costruzione
È attribuito un punteggio premiante all’operatore economico che propone di sostituire uno o più prodotti da costruzione previsti dal progetto esecutivo posto a base di gara con prodotti aventi le stesse prestazioni tecniche ma con prestazioni ambientali migliorative (ad es. maggiore contenuto di riciclato, minore contenuto di sostanze chimiche pericolose ecc.). Tale punteggio è proporzionale all’entità del miglioramento proposto.

Analizziamo allora le prescrizioni minime dei CAM in un progetto che prevede una struttura in c.a. in opera:

2.5.2 Calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati
I calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati hanno un contenuto di materie riciclate, ovvero recuperate, ovvero di sottoprodotti, di almeno il 5% sul peso del prodotto, inteso come somma delle tre frazioni.
2.5.4 Acciaio
Per gli usi strutturali è utilizzato acciaio prodotto con un contenuto minimo di materia recuperata, ovvero riciclata, ovvero di sottoprodotti, inteso come somma delle tre frazioni, come di seguito specificato:
- acciaio da forno elettrico non legato, contenuto minimo pari al 75%.

E confrontiamole con le analoghe prescrizioni per una struttura prefabbricata:

2.5.3 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo, in calcestruzzo aerato autoclavato e in calcestruzzo vibrocompresso
I prodotti prefabbricati in calcestruzzo sono prodotti con un contenuto di materia recuperata, ovvero riciclata, ovvero di sottoprodotti di almeno il 5% sul peso del prodotto, inteso come somma delle tre frazioni.

Queste prescrizioni, all’apparenza analoghe, hanno invece implicazioni profondamente diverse.

Nel cls, infatti, la percentuale di materie riciclate, recuperate o di sottoprodotti si concretizza in una parte degli inerti, ma l’industria degli aggregati riciclati dipende in realtà tantissimo dalla tecnologia di demolizione controllata e selettiva che non è ancora entrata nella routine dell’industria delle costruzioni.

Come se ciò non bastasse, anche le regole tecniche del cls armato ne limitano l’applicabilità e, per alcune tipologie di aggregati industriali, le caratteristiche del cls derivante risultano degradate, se non corrette con adeguati additivi. Ne scaturisce/ consegue un mercato di aggregati riciclati non ancora maturo ed una scarsa reperibilità di tale materiale. Ragion per cui questo requisito è difficile da ottenere e, qualora si ottenesse, sicuramente non si allontanerebbe dal minimo previsto del 5%.

Viceversa l’industria dell’acciaio è molto avanti nel riciclo del rottame post consumer, specialmente nella produzione con forno elettrico, utilizzato nella produzione dell’acciaio da c.a. quasi al 100% e che garantisce percentuali di materiale riciclato dell’ordine medio del 90%!

È chiaro quindi che nel c.a. in opera, dove i due materiali sono soggetti separatamente alla prescrizione del 5%, si possono avere difficoltà nel reperimento del cls adatto, mentre nel prefabbricato, dove la prescrizione è cumulativa, l’alta percentuale di materiale di riciclo dell’acciaio compensa il deficit del cls, risultando spesso in percentuali di riciclato in massa maggiori del 5%.

Arriviamo ora al Sistema PREM nella versione con travi PREM in acciaio da c.a. con fondello prefabbricato.

Oltre a valere tutte le argomentazioni relative al prefabbricato in genere, bisogna aggiungere che nel sistema PREM la parte prefabbricata ha volumi ridotti:

  • Nelle travi si limita al fondello mentre la parte in acciaio è più consistente del c.a. in opera perché deve presidiare le fasi di montaggio e getto in autoportanza;
  • Nei pilastri c’è assenza quasi totale di mensole ed il Nodo Umido non è gettato ed è invece rinforzato per le fasi di montaggio.

Per entrambi i manufatti, quindi, si alza il numeratore, cioè il peso dell’acciaio, e si riduce il denominatore, cioè il peso del cls, arrivando a percentuali di massa riciclata, pur contando solo l’acciaio, fra il 15 e il 25%.

Se il poi il Produttore è organizzato anche con gli inerti riciclati si sale al 20-30%, percentuali quasi “bulgare” che vengono premiate in maniera molto massiccia dal DM CAM.

Ing. Livio Izzo