Come si prescrive, in sede di Progetto, la Resistenza caratteristica a Compressione del CLS? Spontaneamente diremmo: "Con la Classe di Resistenza" ma le NTC dicono diversamente.

Venerdì, 15 Settembre, 2017
Autore: 

Ing. Livio Izzo

Editore / Rivista: 

IMREADY / INGENIO

 

Da quando il DM '96 è andato in pensione, è invalso gradualmente l'uso di prescrivere la Resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo mediante la Classe di Resistenza Normalizzata.

Effettivamente, il Cap. 4.1 capov. 3 recita: "Ai fini della valutazione del comportamento e della resistenza delle strutture in calcestruzzo, questo viene titolato ed identificato mediante la Classe di Resistenza .......". Ed il capov. 5 recita: ..." vengono definite le classi di Resistenza della Tab. 4.1.I."  che ha, come "utile riferimento", la UNI EN 206-1:2006 (sostituita, attraverso altri passaggi intermedi, dal prospetto 12 del cap. 4.3.1 della UNI EN 206:2016).

Contemporaneamente, però, il Cap. 11.2.10.1 recita: "In sede di progetto si farà riferimento alla resistenza a compressione su cubi Rck così come definita nel Cap. 11.2.1." (cioè misurata su cubi di spigolo 150 mm ndr). Dalla resistenza cubica si passerà a quella cilindrica da utilizzare nelle verifiche mediante l'espressione: fck = 0,83 * Rck. [11.2.1]"

Trattandosi di indicazioni diverse fra loro, occorre individuare quale è il loro "ranking" e/o quale diverso utilizzo se ne debba fare.

A giudicare dai verbi vince sicuramente il cap 11: "In sede di progetto si farà riferimento" sicuramente più perentoria della " Ai fini della valutazione del comportamento e della resistenza..." del Cap. 4. D'altronde siamo abituati a pescare le resistenze dei materiali dal cap 11 e non certo dal 4, per cui questa interpretazione è assolutamente naturale.

La logica, d'altronde, è anche immediatamente comprensibile visto che i Controlli di Accettazione, del Cap. 11.2.5, si riferiscono sempre e solo a provini cubici.

Assodato, quindi, che la prescrizione progettuale debba essere solo quella della Rck, proviamo a valutarne le implicazioni.

Innanzitutto confrontiamo i valori di fck ottenuti applicando la formula 11.2.1 e quelli associati alle Classi nominali normalizzate. Noteremo che la fck "analitica" vale circa il 4% in più di quella "nominale" (p.e. nella 28/35 la fck=0,83*35=29,05, cioè il 2,75% in più che 28). E già questa non è una utilità da buttare via.

Ma l'implicazione più importante, secondo me, è che, se non si passa per le Classi, il valore di Rck può essere qualsiasi! Cioè non 35, p.e., ma 32 o 33,5 o 34,1. E questo non è utile tanto in sede di stesura del progetto prima dei lavori quanto, e potrebbe essere determinante, a seguito di risultati magari solo leggermente scarsi delle resistenze dei cubetti.

Se i controlli non hanno confermato, p.e. il valore di 35 ma hanno dato un valore di 34,3, non ci sarà bisogno di de"classare" il cls da una 28/35 ad una 25/30 ma solo ad una 28,5/34,3 e non è una differenza da poco visto che Rck 30 è del 14% inferiore a 35 mentre 34,3 lo è solo del 2%!

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