Cosa si intende per FORMATO APERTO?

Riportiamo la definizione data dalla Associazione iBIMi, Italian chapter di Building Smart.

"Il formato di file contiene le convenzioni usate per leggere, scrivere e interpretare i dati contenuti all’interno di un file. Il formato è comunemente indicato attraverso l’estensione, costituita da una serie di lettere dopo il punto (in genere tre lettere o anche più).

I formati di un file possono essere organizzati in modo tale da limitare la lettura del contenuto soltanto ad alcuni programmi software: in questo caso parliamo di formato chiuso o proprietario, ossia coperto da copyright. Un formato aperto costituisce una organizzazione dei dati interna di un file che si basa su una specifica tecnica di pubblico dominio, utilizzata per la descrizione e l’archiviazione di dati digitali libera da restrizioni legali per il suo utilizzo. In altre parole, il formato dei dati si definisce aperto quando ne viene resa pubblica, mediante esaustiva documentazione, la sintassi, la semantica, il contesto operativo e le modalità di utilizzo, senza nessuna restrizione legale. Il formato aperto è realizzato rispettando gli standard internazionali dichiarati e non presenta alcuna restrizione legale per il suo utilizzo. I formati aperti garantiscono una serie di indubbi vantaggi, come ad esempio:

• accesso a dati ed informazioni sempre garantito, senza limitazioni temporali;

• nessun legame con uno specifico software con specifiche progettuali;

• nessuna limitazione alla libera concorrenza tra gli operatori del settore;

• ecc."